Il canto della Kalenda: storia, calcolo e curiosità

La messa della Vigilia di Natale si apre con il Canto della Kalenda (dal latino kalendae, “primo giorno del mese”), ovvero con l’annuncio liturgico del Natale del Signore, riportato nel Martirologio Romano a partire dalla prima edizione voluta da papa Gregorio XIII nel 1584. Il testo della Kalenda, intonato o recitato nella sua forma latina o italiana, racchiude tutti gli episodi fondamentali della storia universale e, in particolare, la creazione del mondo, il diluvio universale, l’uscita del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, la prima Olimpiade e la fondazione di Roma, fino ad arrivare alla venuta di Cristo, culmine del tempo di Avvento. Con il Concilio Vaticano II, il Canto della Kalenda è stato ripristinato tra i riti della notte di Natale, siccome tale annuncio trovava posto nella Liturgia delle Ore e non nella celebrazione eucaristica. Con la sua introduzione nella liturgia della notte di Natale, il testo è stato modificato: infatti, il testo precedente aveva la particolarità di riportare il numero di anni trascorsi dai vari eventi degli inizi della storia biblica, cosa che, l’attuale testo non riporta.

L’annuncio si apre con l’espressione “Octavo Kalendas ianuarii” (oppure “25 dicembre”, se consideriamo il testo italiano), seguita dalla Luna, il cui calcolo segue una regola matematica ben precisa e riportata per intero nella parte finale del Martirologio. Secondo la regola:

All’anno di riferimento, aggiungi una sola unità e dividi l’importo risultante per 19. Il valore risultante sarà il numero aureo dell’anno; se non rimane nulla, il numero aureo sarà 19”.

Per capire meglio questo primo passaggio, prendiamo in considerazione l’anno 2023, a cui aggiungiamo una sola unità; quindi:

2023+1 = 2024

Dividendo, ora, 2024 per 19, otteniamo 106 con resto 10. Proprio il resto della divisione sarà il nostro numero aureo.

A questo punto, si continua cercando il numero aureo all’interno della Alia tabella epactarum respondentium aureis numeric, ovvero all’interno di una tabella che riporta un’epatta, ovvero la quantità di giorni con cui l’anno solare supera quello lunare, per ogni numero aureo. Riprendendo il nostro esempio, secondo la tabella l’epatta sarà VIII.

Numero aureo 1

xxix

2

x

3

xxi

4

ii

5

xiii

6

xxiv

7

v

8

xvi

9

xxvii

10

viii

Epatta
Numero aureo 11

xix

12

(*)

13

xi

14

xxii

15

iii

16

xiv

17

xxv

18

vi

19

xvii

Epatta

Ad ogni epatta, poi, corrisponde una lettera dell’alfabeto, maiuscola o minuscola, da ricercare in un’altra tabella di corrispondenza, la tabella della Lettera del Martirologio.

Lettera del Martirologio
Epatta 1

a

2

b

3

c

4

d

5

e

6

f

7

g

8

h

9

i

10

k

11

l

12

m

13

n

14

p

15

q

Lettera del Martirologio
Epatta 16

r

17

s

18

t

19

u

20

A

21

B

22

C

23

D

24

E

25

F

26

G

27

H

28

M

29

N

0

P

Lettera del Martirologio

Nel caso che abbiamo preso in esame, la Lettera del Martirologio è la h (in minuscolo).

Manca davvero poco per ottenere l’età della luna, basta confrontare la lettera ottenuta con un’altra tabella di corrispondenza, da cui ricaveremo la luna.

25 dicembre. Octavo Kalendas Ianuarii, Luna…
a b c d e f g h i k l m n p q r s t u
6 7 8 9 10 22 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
A B C D E F F G H M N P
25 26 27 28 29 30 29 1 2 3 4 5

Nel nostro caso, dunque, la luna è la 13esima. Quindi, per l’anno 2023 il Canto della Kalenda inizierà con la frase “25 dicembre. Luna tredicedima” (oppure “Octavo Kalendas Ianuarii, Luna Tertia Decima”).

Per riassumere:

  1. Aggiungere all’anno di riferimento 1 e dividere il risultato per 19: il resto della divisione sarà il nostro numero aureo;
  2. Ricercare, nella tabella di corrispondenza, l’epatta corrispondente al numero aureo individuato
  3. Ricercare, nella tabella di corrispondenza, la Lettera del Martirologio corrispondente all’epatta individuata
  4. Nell’ultima tabella, ricercare la lettera e la corrispondente luna.

Buon calcolo!

A cura di F.M.Corleto

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