Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te!
È difficile, oggi, spiegare e capire, in che cosa consista il privilegio accordato da Dio alla Madre del nostro Signore, soprattutto perché, coi tempi che corrono, questo dono, non è per niente apprezzato, essere immacolati/e. Tutti ne parlano ma pochi l’apprezzano o ne fanno uso: sono scomparse le ” macchie del peccato”. Le uniche macchie che disturbano sono quelle sui vestiti e su tutto il resto della della biancheria, che per toglierle è necessario solo il detersivo giusto, e questo lo si trova in drogheria. Al contrario, l’assenza “di macchia di peccato”, è il solo modo possibile per allestire una degna dimora per il Figlio unigenito.
Per molti, il peccato è un concetto ormai abolito, depenalizzato, in quanto rientra in quelli che, per molti, è considerato uno dei ” diritti civili”, conquistati; ossia il diritto di sentirsi pulito, da cattolico adulto, anche se si compiono azioni non proprio ortodosse.
Il peccato, nonostante quello che pesiamo, esiste, e non è sufficiente riconoscersi peccatori per esserlo. Per esserlo occorre sapere ciò che diciamo, specialmente allorché, pregando l’Ave Maria, supplichiamo colei che è senza peccato, dicendo: ” prega per noi peccatori”.
Nella festa dell’Immacolata Concezione, la Chiesa, ci fa celebrare il anti ai nostri occhi istante dell’esistenza di Maria, come nuova Eva, che non ha mai perduto l’innocenza originale, in considerazione dei meriti del Figlio e del suo sì alla volontà di Dio: ” Sono la serva del signore”. Destinata da Dio a svolgere un ruolo, unico e straordinario, nella storia della salvezza, Maria, gode prima e più degli altri uomini, dei frutti della redenzione.
La festa dell’Immacolata pone, davanti ai nostri occhi, la madre dell’Unigenito, rivestita di misericordia per grazia. Su di lei si è posto lo sguardo di Dio, fin dal suo concepimento, in quanto scelta perché. ” Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”. Così si realizza la promessa all’umanità, fatta da Dio, dopo il peccato originale: ” porrò inimicizia tra te e la donna…questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
” Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. Con questa parole, dell’angelo Gabriele, il vangelo di Luca introduce, il mistero dell’Incarnazione, basandosi sulle antiche promesse messianiche del profeta Sofonia: ” Gioisci figlia di Sion, il Signore è in mezzo a te”. La concezione della vergine figlia di Sion è un evento culto, esso ha interessato Maria prima che nascesse: esenzione dal peccato originale già prima di essere concepito nel seno della madre Sant’Anna. in virtù del fatto che doveva concepire il Figlio di Dio. Perciò essa è anche la prima dei redenti, come bene spiega il teologo Duns Scoto: Maria non sminuisce l’azione redentrice di Cristo bensì la consolida in modo nuovo.
Gerusalemme non è più la città dove abita Dio, al suo posto c’è la persona di Maria, molto più santa e fedele, grazie alla sua libera adesione al piano di Dio.
CONSIGLI PER L'ANIMAZIONE LITURGICA DELL'8 DICEMBRE
Ingresso
TOTA PULCHRA (gregoriano; RN 222)
oppure
TOTA PULCHRA (L.Perosi; CL 369)
oppure
GIOISCI, PIENA DI GRAZIA (Migliavacca; RN 215 – Celebriamo 1984/1)
oppure
ESULTO E GIOISCO (G.Ghisolfi – Repertorio Psallite)
Salmo responsoriale
CANTATE AL SIGNORE UN CANTO NUOVO, PERCHE’ HA COMPIUTO MERAVIGLIE (pdf/mp3 da “Voce di Padre Pio”)
oppure
SALMI RESPONSORIALI del Tempo di Avvento-anno C
Canto al Vangelo
ALLELUIA (J.Berthier; RN 14)
Versetto del giorno: Rallègrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.
Presentazione dei doni
O DIO DELL’UNIVERSO (F.Filisetti-T.Zardini; RN 297 – CL 283)
Comunione
GRANDI COSE (B.Modaro – RN 216 – Celebriamo 1989/5)
oppure
GRANDI COSE DI TE SI CANTANO (T.Ladisa, A.Parisi – Repertorio Psallite)
oppure
GRANDI COSE SI CANTANO (M.A.Pantaleo, F.Meneghello – Repertorio Psallite)
Congedo
AVE REGINA CAELORUM (Gregoriano; RN 214 – CL 34)
Un elenco di canti riarmonizzati tratti dalla tradizione popolare o dai repertori comuni.